Alessandra, mamma coraggiosa con la voglia di ricominciare

Alessandra

‘Non potevo credere di essere stata io a creare quella piccola vita che dormiva accanto a me e di aver avuto così tanta forza, io che svengo a fare gli esami del sangue …’

Oggi un altro guest post, mamme, dopo quello di Adelaide. Si tratta della storia di Alessandra, che ci racconta la vita con le sue due bimbe, Matilde e Anita, nate a poco meno di due anni l’una dall’altra. Sebbene non sia un post sulla depressione post partum, voglio condividere con voi la sua bellissima esperienza di mamma e donna che non si è arresa nonostante un aborto. Perché la forza è sempre forza, anche in situazioni diverse della vita.

Continua a leggere…

Francesca Sanzo: “Sono guarita dalla dpp e alle mamme dico ‘Fatevi aiutare'”

francesca sanzo

‘Perché si continua a concentrarsi così tanto sulle mamme, come se l’essere genitori riguardasse solo loro?’

Francesca Sanzo – conosciuta in Rete anche come “Panzallaria” – è una delle personalità più importanti del web. Crea contenuti e strategie per i social media, ma non solo: è mamma di “Frollina”, che ha 7 anni. Purtroppo anche Francesca è stata colpita dalla depressione post partum dopo la nascita della figlia; ne è uscita chiedendo aiuto, insegnandoci mamme una cosa fondamentale: l’importanza del “mettersi in gioco” per poter ritornare a stare bene. Trovo molto schiette le risposte che ci ha dato e soprattutto ha aperto un dibattito interessante: perché quando si parla di genitorialità ci si riferisce quasi sempre solo alle mamme (le ricerche dicono infatti che anche i papà possono venire colpiti dalla depressione post partum)?

Continua a leggere…

‘Lets end the mommy wars’: mamme, diciamoci la verità

lets end 10

Lets end the mommy wars‘ ovvero: “Poniamo fine alla guerra tra mamme”. Sì, perché non c’è niente di peggio. Purtroppo quando si diventa madri – forse per il sempre maledetto tabù culturale  che intende la maternità come il momento più bello della vita – si imparano a dire molte bugie. Mi ricordo che una volta una conoscente mi fermò per strada: Paola avrà avuto sì e no 2 mesi e la portavo in giro nel marsupio. Si trattava di una delle rare uscite che facevo con lei: all’epoca abitavamo al quinto piano di un palazzo con l’ascensore lillipuziano e noi avevamo un trio con le ruote pneumatiche. Al solo pensiero di dover chiudere e riaprire ogni volta tutta la baracca mi faceva star male, perciò abbandonavo il progetto di farmi una passeggiata con la nana. Con il marsupio invece sono riuscita a portarla in giro qualche volta: era già una neonata piuttosto “consistente”  e me ne tornavo a casa stanca e con il mal di schiena.

Continua a leggere…