Esiste un legame tra l’insorgenza della depressione post partum e la degenza in ospedale? Ci ho riflettuto dopo che mio papà mi ha detto che secondo lui non avrei avuto la dpp se mi fossi trovata bene con i medici e il personale dell’ospedale in cui ho partorito.
‘Un fattore che può essere di aiuto nella prevenzione della DPP è il riuscire ad avere aspettative REALISTICHE sull’esperienza della maternità’.
Dove.
Prosegue l’intervento (prezioso) degli specialisti che si occupano di depressione post partum. Questa settimana ho intervistato il gruppo di lavoro dell’Ausl di Ferrara, in particolare il Servizio di Psicologia Clinica Territoriale che fornisce a chi lo desidera un punto d’ascolto per mamme in difficoltà e una consulenza ai genitori per affrontare il primo anno di vita del bambino. Ecco quello che hanno raccontato.
‘Al corso pre parto non si è parlato per nulla di depressione post partum e trovo la cosa molto grave: succede e spesso non viene riconosciuta, perché non informare le future madri?’
Daniela Scapoli è una content editor e web writer. Laureata in lettere, è stata una delle prime a credere nelle potenzialità della Rete, tanto da trovarci una professione. Mamma di due bambine, conosciute dal popolo di internet come “La Bionda” e “La Bruna”, ha un blog che si chiama come le sue figlie dove racconta la quotidianità con loro e in cui riflette con molta sincerità sull’autismo. Le ho chiesto com’è la sua avventura di madre e ciò che state per leggere è ciò che mi ha raccontato.
Ho un’ (ex) amica che sebbene non sia ancora madre – le mancano due mesi al parto – pensa di sapere già tutto sulla maternità. Il suo consiglio è stato quello di non continuare a parlare di depressione post partum, ma – parole testuali – “di sostarmi su altre attività”. Tipo? La maglia? Il taglio e cucito? La corsa con i sacchi?
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