Dell’aborto non si deve parlare, ma io lo faccio lo stesso




Come ho raccontato, purtroppo nelle scorse settimane ho avuto un aborto tubarico. Non sono ancora fuori pericolo: anche se le beta stanno scendendo – e questo senza dubbio è un buon segno – il ginecologo mi ha detto che un’emorragia interna e improvvisa potrebbe sempre manifestarsi (ad una sua paziente è successo). Per cui al minimo segnale di dolore acuto a destra, dove c’è la tuba incriminata, devo andare in ospedale d’urgenza.  Continua a leggere…

Ostetrica Linda: “Il mio mestiere aiuta le mamme a non sentirsi sole”




Quando su Facebook ho detto che anche dal brutto può nascere un germoglio, intendevo proprio il fatto di incontrare delle persone straordinarie come le ostetriche dell’ospedale di Voghera: dopo Ilaria, Simona, Letizia e Marica, oggi vi voglio far conoscere Ermelinda Maniscalco – detta Linda –  che mi ha tanto rallegrato durante il mio breve soggiorno in ospedale dopo l’aborto.  Continua a leggere…

Perché scelgo la felicità (nonostante il terrore)




Non so quanti di voi abbiano provato nella vita ad avere un attacco di panico. Io fino a gennaio scorso non sapevo cosa fossero, ne avevo solo sentito parlare. Quando ne ho avuto uno ho provato una sensazione di terrore davvero indicibile. Mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi, visto che non riuscivo più a respirare. Ne ho parlato con la mia terapeuta e lei mi molto tranquillizzato, cosa di cui in questo periodo ho molto bisogno. Continua a leggere…

Eccomi di nuovo




A conti fatti sono quasi due mesi che non pubblico nulla sul sito. Sono stata attiva su Facebook, ma qui non riuscivo a scrivere perché mi sentivo in colpa verso di voi che mi avete sempre seguito. Sono stata male: ho avuto due attacchi di panico, ho avuto paura di morire. Non riuscivo a controllare l’ansia che avevo somatizzato per colpa di una storia molto pesante raccontatami da una madre a cui ho dovuto dire di smettermi di scrivere. L’ho tolta da Whatsapp, l’ho bannata da Facebook: purtroppo mi scriveva tutti i giorni e io non riuscivo a dirle che in realtà non fossimo amiche, come lei credeva, e ad un certo punto non sono stata in grado di gestire anche le sue emozioni e ne sono stata travolta. Non è stata colpa sua, ovviamente, ma mia che ho creduto che non avrei mai avuto più crisi e che sarei stata sempre bene. Continua a leggere…