Ho tanta fede in me
e l’hai riaccesa tu senza volerlo
senza saperlo perché in ogni rottame
della vita di qui è un trabocchetto
di cui nulla sappiamo ed era forse
in attesa di noi spersi e incapaci
di dargli un senso.
Ho tanta fede che mi brucia; certo
chi mi vedrà dirà è un uomo di cenere
senz’accorgersi ch’era una rinascita.
Queste sono alcune delle strofe di Ho tanta fede in te, una poesia di Eugenio Montale, maestro delle parole che non avevo mai considerato un gran che a scuola ma che ho riscoperto oggi che di anni ne ho quasi 35. Mi piace l’idea che nessuno si accorga che dalle ceneri in realtà non ci sia la fine, ma un nuovo inizio. E’ quello che ho provato io dopo aver toccato il fondo con la depressione post partum e che sto cercando di fare ora a seguito dell’aborto, anche se per ora con scarsi risultati.