– “Hai paura che si possa ripresentare la depressione post partum?”
La sto vivendo in maniera di sicuro diversa. Mentre con Paola ero sempre felice, con questa nana (sì, perché sarà un’altra femmina) diciamo che non mi sento sulle nuvole. La vedo in maniera più disincantata, non negativamente però, semplicemente sono più consapevole di ciò a cui andrò incontro. Anche se so che non sarò mai completamente preparata. Di certo non ho il tempo di fare troppe fantasie come facevo con la mia prima figlia sul tipo di madre che sarò: l’accudimento quotidiano di Paola non mi lascia troppo spazio a voli pindarici, ma questo non significa che non sia felice di vedere la pancia crescere. Parlando con la psicologa ho detto che vorrei vivermi questa seconda nascita in maniera più “reale”, ma anche più rilassata, senza le ansie di ritornare alla vita di prima il più velocemente possibile.
Non ho paura della depressione post partum. Non nego che il pensiero mi abbia sfiorato, ma l’esperienza e il dialogo con i tanti professionisti che ho intervistato mi ha permesso di capire che una volta che si supera una difficoltà così grande poi c’è una maggiore consapevolezza di ciò che si può o non si può fare. Io ho imparato ad accettarmi per quella che sono, una mamma che fa del proprio meglio. E questa non mi sembra una scoperta da poco.
“Come stai vivendo la seconda gravidanza?”
Mi hanno domandato due cose dopo che ho annunciato che presto saremo in quattro:
– “Come stai vivendo questa seconda gravidanza?”
– “Hai paura che si possa ripresentare la depressione post partum?”
La sto vivendo in maniera di sicuro diversa. Mentre con Paola ero sempre felice, con questa nana (sì, perché sarà un’altra femmina) diciamo che non mi sento sulle nuvole. La vedo in maniera più disincantata, non negativamente però, semplicemente sono più consapevole di ciò a cui andrò incontro. Anche se so che non sarò mai completamente preparata. Di certo non ho il tempo di fare troppe fantasie come facevo con la mia prima figlia sul tipo di madre che sarò: l’accudimento quotidiano di Paola non mi lascia troppo spazio a voli pindarici, ma questo non significa che non sia felice di vedere la pancia crescere. Parlando con la psicologa ho detto che vorrei vivermi questa seconda nascita in maniera più “reale”, ma anche più rilassata, senza le ansie di ritornare alla vita di prima il più velocemente possibile.
Non ho paura della depressione post partum. Non nego che il pensiero mi abbia sfiorato, ma l’esperienza e il dialogo con i tanti professionisti che ho intervistato mi ha permesso di capire che una volta che si supera una difficoltà così grande poi c’è una maggiore consapevolezza di ciò che si può o non si può fare. Io ho imparato ad accettarmi per quella che sono, una mamma che fa del proprio meglio. E questa non mi sembra una scoperta da poco.
Valentina Colmi
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