Il sole sorgerà ancora
Avrete notato che è da un po’ che non scrivo. Cerco di essere sempre attiva sui social ma qui faccio un po’ più fatica, sarà che gli avvenimenti delle ultime settimane sono stati non facili da digerire.
Posso dire che sto molto meglio e questo perché mi sono data un tempo godermi il mio dolore. Ho deciso che dopo questo avrei smesso di soffrire e cercato nuove opportunità derivate proprio dal momento di crisi.
Delle volte si incontrano poi persone che ti fanno vedere le cose dicendoti le parole giuste. Una di queste è Francesca Gabba che ho intervistato per il suo progetto Officina Famiglia di cui vi parlerò prossimamente. Francesca organizza anche degli incontri per neo mamme e ci sono andata con una mia amica che ha il bimbo di 9 mesi. È stato davvero molto bello perché ho capito che:
–il cambiamento è già dentro di me, nulla è impossibile (un po’ il concetto di trasformare il veleno in medicina che mi piace molto del buddismo)
– nel mio vocabolario ci sono troppe parole che esprimono dubbio e non azione (tenterò, ci proverò)
– le cose che accadono spesso non dipendono da me.
Soprattutto su quest’ultimo punto abbiamo un po’ lavorato visto che è anche uno dei nodi che è sempre emerso in terapia: il senso di colpa. Se avete letto il mio post dopo il terzo aborto mi sono data della “difettosa” perché continuo a respingere una nuova vita.
La verità è che io non ci posso fare niente. Non sono io il problema, non ho fatto nulla per provocarlo. E sempre riguardo a questo tema ho tirato fuori il fatto che mi meraviglio quando Paola mi dice che mi vuole bene, perché io quando è nata non l’ho voluta. “Tua figlia vede qualcosa in te che tu non vedi”. Devo smettere di pensare al passato, anche a quello più recente, e vivere oggi.
È come se mi fossi svegliata. Quante energie si spendono crucciandosi su quello che è stato? Queste energie si possono convogliare invece in maniera positiva. Lo sapete per esempio che se sorridi, anche quando non ti va, dopo tre minuti il corpo comincia a produrre endorfine (me l’ha detto Francesca, io non lo sapevo)? Quindi anche il corpo è più contento quando lo stato d’animo è positivo. E il bello è che si può crearlo!
Quante cose si perdono quando siamo accartocciati su noi stessi. Apriamoci. Non solo saremo più liberi, ma anche più sereni. Ecco perché allora il sole sorgerà ancora.
Foto credits: Pixabay
fabiana
Ciao Valentina, anche io ho subito tre aborti spontanei e so esattamente cosa vuol dire e come ci si sente.
Fortunatamente non mi è capitato di essere travolta dalla depressione post- partum.
Ho solo vissuto una gravidanza terrificante (odiavo il mondo intero e l’ansia era la mia unica compagna) sfociata poi nel più bel regalo potessi ricevere nella vita (mio figlio), che ha spinto anche me ad aprire un blog.
Penso che il tuo, che tocca un argomento così intimo e scottante, sia utilissimo per tutte coloro che sono passate per una depressione cui il mondo intero non assegna tuttora il giusto peso. Complimenti!
Valentina Colmi
Ciao Fabiana, grazie mille per le belle parole e scusa se ti rispondo solo ora. A presto e ancora grazie:)