“Andare dal parrucchiere aiuta la neo mamma a ritrovare sé stessa”: Emanuela Meroso, hair stylist racconta il suo mestiere
La prima cosa che ho fatto dopo aver partorito ed essere tornata a casa è andare dal parrucchiere. Avevo bisogno di riappropriarmi di spazi mie, di vedermi di nuovo bella e di uscire da quel frullatore che sono le prime settimane con un neonato. Avevo le occhiaie, la pelle grigia, mi muovevo come un bradipo. Alle “mie” mamme consiglio sempre di trovare del tempo per andarci: non bisogna abbruttirsi, non si deve abbandonare la propria serenità anche esteriore (cerchiamo di mantenerci un po’ allenate, mi raccomando). Ho chiesto a Emanuela Meroso, hair stylist di grande esperienza, come si possa essere d’aiuto alle neo mamme con il giusto taglio di capelli.
Emanuela parlaci un po’ di te e che esperienze hai nell’ambito dell’hair styling.
Lavoro da 30 anni circa con tanta passione per la bellezza. Il mio concetto di hairstyling si è sempre basato sulla ricerca della forma adatta per ogni viso: ho seguito diversi corsi in questi anni per perfezionare le mie tecniche di lavoro, partendo da Londra l’accademia diTony and Guy che mi ha dato le basi del taglio: ho avuto la fortuna di lavorare negli anni con artisti premiati British hair dresser offline the year ( Tony and Guy, Beverly Cobellaed ultimamente seguo le orme di Seminara ,direttore artistico Davines) ambitissimo premio del settore. Ho seguito diversi sistemi di colorazione cercando di anticipare i tempi ed essere pronta nel momento in cui scatta la moda in Italia.L’ultimo percorso è l’università del colore a Dresda che mi sta insegnando a seguire i colori del viso occhi pelle e caratteristiche personali, per sviluppare il colore organico, cioè un colore che segua la natura della persona..
Parliamo di future mamme e capelli. La tinta in gravidanza si può fare?
In gravidanza si possono colorare i capelli tranquillamente, di norma si consiglia di non utilizzare la classica colorazione con ammoniaca semplicemente per problemi di reazioni all’odore che ha ( in alcuni casi potrebbe dare un senso di nausea)o perché, essendo in uno stato di ”alterazione “ rispetto alla norma, si diventa sensibili ad alcuni processi di reazione chimica ( banalmente anche ai farmaci ), e non come si pensa al contatto: teniamo ben presente che l’ammoniaca è una sostanza che abbiamo noi stessi in corpo , non da reazioni allergiche come si potrebbe pensare, né tanto meno se ne assorbe un quantitativo tale da danneggiare in qualche modo il feto. Se ci fossero problemi , noi parrucchiere non potremmo lavorare altrimenti in stato di gravidanza.
Esistono comunque molte alternative nel caso una persona sia particolarmente sensibile all’odore dell’ammoniaca o senta la necessità di provare alternative: in primis si possono utilizzare prodotti senza ammoniaca, che utilizzano la MEA come reagente, fino ad usare i classici Hennè ( e qui potremmo aprire un capitolo in merito alla naturalezza ed alle conseguenze ). Inoltre si può iniziare a colorare con tecniche diverse per evitare proprio il contatto in cute: ad esempio colorando a falde sottili in stagnola e semplicemente sfumando il colore verso la radice. Super consigliato in questo caso è la tecnica dell’orecchio organico che sfrutta la base naturale e creando colore in gradazione verso le lunghezze.
Il mio approccio verso le neo mamme è di natura molto distensiva: iniziando al lavatesta con un buon massaggio fatto con calma, lo shampoo permette spesso di iniziare a rilassare la persona che spesso, è in ansia per aver lasciato il cucciolo a casa..tornare a contatto con il mondo adulto, fare due chiacchiere, suggerire un taglio che le sia pratico durante la giornata, fa riemergere la donna che è sempre stata, induce a guardare lo specchio riprendendo la propria identità. Molte donne si vogliono tagliare i capelli corti pensando che sia più comodo, ma il capello corto chiede più tempo, cura e manutenzione di un capello lungo che può essere semplicemente raccolto. Il momento dell’allattamento, cambio pannolino e notte in bianco richiedono molta energia e diventa così difficile avere tempo per farsi una piega: uno dei consigli è proprio quello di ricavare un oretta la settimana per andare anche solo a farsi una piega.. aiuta a tenersi in ordine, sentirsi bella e pronta per tornare al meraviglioso mondo della maternità.
I capelli dopo la gravidanza sono particolarmente fragili e si tende a perderli, soprattutto se si allatta. Cosa consigli?
Il decadimento ormonale e la creazione del latte, sono i momenti più delicati nella vita del capello alimentati anche dal fatto che in gravidanza, si assumono molte vitamine che , appena dopo il parto, si smettono . È un po’ come mettere all’ingrasso l’oca per mesi e poi chiuderle il becco di colpo. Naturalmente esistono molti prodotti che andrebbero assunti in via preventiva e continuativa che stimolano il capello, migliorano l’ancoraggio e aiutano a tenere il capello in forze nonostante lo stress a cui sono sottoposte le mamme. La cosa che mi sento sempre di consigliare è quella di spendere qualche secondo sotto la doccia e massaggi la cute bene, smuovendo il derma al fine di tenerlo ossigenato sempre, consultare il proprio parrucchiere di fiducia per iniziare per tempo ad integrare con lozioni energizzanti ( non solo anticaduta) e proseguire almeno tre, quattro mesi dopo il parto.
Tagliare i capelli può essere di aiuto, ma non in maniera drastica.. togliere peso eccessivo può essere già di grande aiuto al bulbo che si trova snellito nella sua funzione. Come detto poc’anzi, fare tagli estremi crea a volte qualche problema in più a livello di gestione: sicuramente, accorciare e togliere peso aiuta a snellire l’asciugatura e aiuta a tenere in ordine.
E nel caso in cui ti portasse una foto di un’attrice o di un taglio visto sul giornale, tu glielo faresti se vedi che potrebbe farla stare meglio?
Io trovo che i riferimenti visivi siano un aiuto nel comunicare con il cliente.. tuttavia non sono un’esecutrice, non è nel mio stile e non dovrebbe esserlo nessuno.. si perde l’anima del nostro lavoro..
Quando arrivano con un idea ben precisa, osservo il volto, chiedo della loro giornata, come si svolge, quanto tempo ha da dedicare a se stessae inizia la vera consulenza: in base alla forma del viso , alla texture dei capelli , alla manualità che hanno cerco di creare la forma adatta al viso prendendo spunto dall’immagine e ragionando sul fatto che uno scatto , spesso, è creato ad arte, probabilmente ci sono invisibili trucchi che si usano nell’editoriapoco fruibili nella vita quotidiana. Partendo dall’immagine, si crea la nuova immagine di sé che la renda libera di non doversi occupare della chioma come se fosse un problema, ma la pura espressione di se stesse. Dare nuovo stile ad una donna, vederla guardarsi allo specchio e sorridere è il miglior modo di ripagare il lavoro fatto.
In generale l’hair stylist è un po’ psicologo?
Non siamo psicologi.. semplicemente guardiamo le nostre clienti e lavoriamo su di loro, diamo attenzione anche alle parole non dette che vengono espresse dal corpo in modo silenzioso.. spesso le persone cadono nella routine e non “guardano” chi han davanti con l’occhio che merita una persona a cui vogliamo bene.. per questo il parrucchieretende ad entrare in confidenza con il cliente, perchéguardiamo, osserviamo ed ascoltiamo a 360 gradi chi abbiamo davanti . Negli anni impari a leggere anche il linguaggio non verbale e questo aiuta a far abbassare le difese del cliente portandolo così a fidarsi del nostro lavoro, del consiglio professionalee del punto di vista estetico del parrucchiere che percepisce che è il momento di dare inizio ad un cambiamento. Di base questo atteggiamento da psicologo nasce dalla passione per la bellezza non solo estetica, ma anche interiore: portare una cliente a “guardarsi e vedersi” aiuta a prendere un pochino di coscienza del sé. Dostoevskij, grande estimatore della bellezza chelo portava ad andare a contemplare la Madonna di Raffaello almeno una volta l’anno, scrisse :” la bellezza salverà il mondo”ed intendeva la bellezza non solo estetica, ma anche spirituale, ed è per questo che far sorridere una persona e farla sentire a suo agio la rende bellissima e forte verso tutto.
Foto credits: Emanuela Meroso
E per coloro di voi che sono incuriosite dalla bravura di Emanuela, ecco il suo indirizzo:
ONE Parrucchieri Via Emilia 82 Tel. 0383 193 02 26
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La prima cosa che ho fatto dopo aver partorito ed essere tornata a casa è andare dal parrucchiere. Avevo bisogno di riappropriarmi di spazi mie, di vedermi di nuovo bella e di uscire da quel frullatore che sono le prime settimane con un neonato. Avevo le occhiaie, la pelle grigia, mi muovevo come un bradipo. Alle “mie” mamme consiglio sempre di trovare del tempo per andarci: non bisogna abbruttirsi, non si deve abbandonare la propria serenità anche esteriore (cerchiamo di mantenerci un po’ allenate, mi raccomando). Ho chiesto a Emanuela Meroso, hair stylist di grande esperienza, come si possa essere d’aiuto alle neo mamme con il giusto taglio di capelli.
Emanuela parlaci un po’ di te e che esperienze hai nell’ambito dell’hair styling.
Lavoro da 30 anni circa con tanta passione per la bellezza. Il mio concetto di hairstyling si è sempre basato sulla ricerca della forma adatta per ogni viso: ho seguito diversi corsi in questi anni per perfezionare le mie tecniche di lavoro, partendo da Londra l’accademia di Tony and Guy che mi ha dato le basi del taglio: ho avuto la fortuna di lavorare negli anni con artisti premiati British hair dresser offline the year ( Tony and Guy, Beverly Cobella ed ultimamente seguo le orme di Seminara ,direttore artistico Davines) ambitissimo premio del settore. Ho seguito diversi sistemi di colorazione cercando di anticipare i tempi ed essere pronta nel momento in cui scatta la moda in Italia. L’ultimo percorso è l’università del colore a Dresda che mi sta insegnando a seguire i colori del viso occhi pelle e caratteristiche personali, per sviluppare il colore organico, cioè un colore che segua la natura della persona..
Parliamo di future mamme e capelli. La tinta in gravidanza si può fare?
In gravidanza si possono colorare i capelli tranquillamente, di norma si consiglia di non utilizzare la classica colorazione con ammoniaca semplicemente per problemi di reazioni all’odore che ha ( in alcuni casi potrebbe dare un senso di nausea)o perché, essendo in uno stato di ”alterazione “ rispetto alla norma, si diventa sensibili ad alcuni processi di reazione chimica ( banalmente anche ai farmaci ), e non come si pensa al contatto: teniamo ben presente che l’ammoniaca è una sostanza che abbiamo noi stessi in corpo , non da reazioni allergiche come si potrebbe pensare, né tanto meno se ne assorbe un quantitativo tale da danneggiare in qualche modo il feto. Se ci fossero problemi , noi parrucchiere non potremmo lavorare altrimenti in stato di gravidanza.
Esistono comunque molte alternative nel caso una persona sia particolarmente sensibile all’odore dell’ammoniaca o senta la necessità di provare alternative: in primis si possono utilizzare prodotti senza ammoniaca, che utilizzano la MEA come reagente, fino ad usare i classici Hennè ( e qui potremmo aprire un capitolo in merito alla naturalezza ed alle conseguenze ). Inoltre si può iniziare a colorare con tecniche diverse per evitare proprio il contatto in cute: ad esempio colorando a falde sottili in stagnola e semplicemente sfumando il colore verso la radice. Super consigliato in questo caso è la tecnica dell’orecchio organico che sfrutta la base naturale e creando colore in gradazione verso le lunghezze.
Dopo aver partorito una neo mamma si sente in un frullatore e magari viene da te per sentirsi meglio. Tu cosa le proponi?
Il mio approccio verso le neo mamme è di natura molto distensiva: iniziando al lavatesta con un buon massaggio fatto con calma, lo shampoo permette spesso di iniziare a rilassare la persona che spesso, è in ansia per aver lasciato il cucciolo a casa.. tornare a contatto con il mondo adulto, fare due chiacchiere, suggerire un taglio che le sia pratico durante la giornata, fa riemergere la donna che è sempre stata, induce a guardare lo specchio riprendendo la propria identità. Molte donne si vogliono tagliare i capelli corti pensando che sia più comodo, ma il capello corto chiede più tempo, cura e manutenzione di un capello lungo che può essere semplicemente raccolto. Il momento dell’allattamento, cambio pannolino e notte in bianco richiedono molta energia e diventa così difficile avere tempo per farsi una piega: uno dei consigli è proprio quello di ricavare un oretta la settimana per andare anche solo a farsi una piega.. aiuta a tenersi in ordine, sentirsi bella e pronta per tornare al meraviglioso mondo della maternità.
I capelli dopo la gravidanza sono particolarmente fragili e si tende a perderli, soprattutto se si allatta. Cosa consigli?
Il decadimento ormonale e la creazione del latte, sono i momenti più delicati nella vita del capello alimentati anche dal fatto che in gravidanza, si assumono molte vitamine che , appena dopo il parto, si smettono . È un po’ come mettere all’ingrasso l’oca per mesi e poi chiuderle il becco di colpo. Naturalmente esistono molti prodotti che andrebbero assunti in via preventiva e continuativa che stimolano il capello, migliorano l’ancoraggio e aiutano a tenere il capello in forze nonostante lo stress a cui sono sottoposte le mamme. La cosa che mi sento sempre di consigliare è quella di spendere qualche secondo sotto la doccia e massaggi la cute bene, smuovendo il derma al fine di tenerlo ossigenato sempre, consultare il proprio parrucchiere di fiducia per iniziare per tempo ad integrare con lozioni energizzanti ( non solo anticaduta) e proseguire almeno tre, quattro mesi dopo il parto.
Tagliare i capelli può essere di aiuto, ma non in maniera drastica.. togliere peso eccessivo può essere già di grande aiuto al bulbo che si trova snellito nella sua funzione. Come detto poc’anzi, fare tagli estremi crea a volte qualche problema in più a livello di gestione: sicuramente, accorciare e togliere peso aiuta a snellire l’asciugatura e aiuta a tenere in ordine.
E nel caso in cui ti portasse una foto di un’attrice o di un taglio visto sul giornale, tu glielo faresti se vedi che potrebbe farla stare meglio?
Io trovo che i riferimenti visivi siano un aiuto nel comunicare con il cliente.. tuttavia non sono un’esecutrice, non è nel mio stile e non dovrebbe esserlo nessuno.. si perde l’anima del nostro lavoro..
Quando arrivano con un idea ben precisa, osservo il volto, chiedo della loro giornata, come si svolge, quanto tempo ha da dedicare a se stessa e inizia la vera consulenza: in base alla forma del viso , alla texture dei capelli , alla manualità che hanno cerco di creare la forma adatta al viso prendendo spunto dall’immagine e ragionando sul fatto che uno scatto , spesso, è creato ad arte, probabilmente ci sono invisibili trucchi che si usano nell’editoria poco fruibili nella vita quotidiana. Partendo dall’immagine, si crea la nuova immagine di sé che la renda libera di non doversi occupare della chioma come se fosse un problema, ma la pura espressione di se stesse. Dare nuovo stile ad una donna, vederla guardarsi allo specchio e sorridere è il miglior modo di ripagare il lavoro fatto.
In generale l’hair stylist è un po’ psicologo?
Non siamo psicologi.. semplicemente guardiamo le nostre clienti e lavoriamo su di loro, diamo attenzione anche alle parole non dette che vengono espresse dal corpo in modo silenzioso.. spesso le persone cadono nella routine e non “guardano” chi han davanti con l’occhio che merita una persona a cui vogliamo bene.. per questo il parrucchiere tende ad entrare in confidenza con il cliente, perché guardiamo, osserviamo ed ascoltiamo a 360 gradi chi abbiamo davanti . Negli anni impari a leggere anche il linguaggio non verbale e questo aiuta a far abbassare le difese del cliente portandolo così a fidarsi del nostro lavoro, del consiglio professionale e del punto di vista estetico del parrucchiere che percepisce che è il momento di dare inizio ad un cambiamento. Di base questo atteggiamento da psicologo nasce dalla passione per la bellezza non solo estetica, ma anche interiore: portare una cliente a “guardarsi e vedersi” aiuta a prendere un pochino di coscienza del sé. Dostoevskij, grande estimatore della bellezza che lo portava ad andare a contemplare la Madonna di Raffaello almeno una volta l’anno, scrisse :” la bellezza salverà il mondo” ed intendeva la bellezza non solo estetica, ma anche spirituale, ed è per questo che far sorridere una persona e farla sentire a suo agio la rende bellissima e forte verso tutto.
Foto credits: Emanuela Meroso
E per coloro di voi che sono incuriosite dalla bravura di Emanuela, ecco il suo indirizzo:
ONE Parrucchieri
Via Emilia 82
Tel. 0383 193 02 26
Valentina Colmi