I casi della vita. Sono inciampata in “Una donna perfetta” (Cairo Editore) per caso, ma è stato un incontro molto importante. Venivo da un secondo aborto, mi pareva di essere l’unica al mondo a stare da cani e invece – come spesso accade – sono i libri che ti danno le risposte o che comunque ti fanno sentire meno sola. La storia parla di Anna, ex giornalista in carriera che ha sposato Mahmoud, un uomo d’affari di Dubai, e della sua vita negli Emirati. In particolare questo capitolo affronta la difficile seconda gravidanza di Anna e i suoi dubbi e i timori legati ad una bambina “a rischio”. Ne consegue un vero e proprio viaggio che le farà capire molto di sé, del suo modo di essere madre e moglie. Ecco quello che mi ha raccontato la sua autrice, Melanie Francesca. Continua a leggere…
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Dopo che ho avuto la depressione post partum, mi sono ripromessa che le cose sarebbero cambiate. Non so se sono una brava mamma, ma sicuramente cerco di offrire alle mie figlie delle esperienze che possano ricordare. Per esempio siamo andati a ZOOM Torino, che si trova a Cumiana, a circa un’ora e mezza di distanza da dove abitiamo. Continua a leggere…
Chiunque legga Il Corriere della Sera conosce certamente la firma di Cesare Giuzzi: redattore della cronaca milanese del giornale, dal 2015 è anche Presidente dei Cronisti Lombardi. Ebbene, Cesare è stato mio compagno di liceo e ho voluto intervistarlo per capire quale sia il ruolo del giornalista nel raccontare fatti anche molto cruenti e il peso che hanno le parole nell’esporli. Ecco a voi. Continua a leggere…
Ci sono vicende che accadono e ti chiedi perché. Perché proprio a te, che cosa hai fatto di male. In fondo non chiedevi poi tanto, volevi solo vivere una vita semplice fatta di cose normali, come una famiglia, dei figli, un lavoro che ti piace. Alexandra – la protagonista di Parlami di lei, romanzo della giornalista di Io Donna Michaela K. Bellisario – sembrerebbe avere tutto: un impiego che le permette di viaggiare, un marito che la ama, una bella casa e una bimba in arrivo quando ormai non ci sperava più. In un attimo tutto questo scompare e scopre com’è trascorrere i propri giorni sprofondata nel dolore. Una storia che ha vissuto in prima persona Michaela, che nel 2011 ha perso la figlia appena nata rischiando anche lei di morire.
Ho incrociato la storia di Michaela per caso (ma davvero sarà così?) questa estate, mentre non stavo bene per via dell’aborto. Le ho scritto proponendole l’intervista e quello che leggerete è la testimonianza preziosa di una donna che ha saputo – come viene riportato nel libro – “trasformare il suo veleno in medicina”, un concetto chiave del Buddismo che dovrebbe valere per tutti noi quando pensiamo di non farcela. Continua a leggere…
Non c’è donna che non si domandi se ritornerà come prima una volta partorito. Io stessa me lo chiedevo e sicuramente non sono stata molto disciplinata durante la prima gravidanza di Paola. Sono ingrassata più di 20 chili e a distanza di 4 anni – durante i quali c’è stata anche la nascita di Vittoria – sicuramente non ho più lo stesso fisico. (ed è stato uno dei motivi per cui dopo la mia prima bambina ho avuto la depressione post partum). Ho cambiato alimentazione (a prestissimo un’intervista ad una nutrizionista per parlare di cibo in dolce attesa), ma devo dire che sono piuttosto pigra. Per questo ho trovato la proposta di Federica Accio, conosciuta in rete come “In forma con Fede“, molto interessante: può darsi che lo sport possa diventare mio amico un giorno grazia a lei:) Federica è laureata I.S.E.F e dopo 20 anni nel mondo del fitness ha scelto di diffondere la sua filosofia beauty in maniera personalizzata creando allenamenti su misura. Non perdetevi alla fine dell’articolo il video dedicato al fitness per neomamme!
Ho letto la storia di Lucia su Vanity Fair: da giornalista e appassionata di fotografia, ha scelto di raccontare il proprio parto con un punto di vista privilegiato, ovvero quello di fotografare i suoi figli non appena sono venuti alla luce. Finalmente anche la nascita con il cesareo ha avuto una sua dignità, visto che spesso le immagini poetiche vengono associate al parto naturale. Mi ha molto incuriosito e ho provato a contattarla, anche in vista del libro sul parto cesareo che sto scrivendo. A voi quello che mi ha raccontato. Continua a leggere…
Come vi dicevo su Facebook, mi sono particolarmente indignata per il “caso” di Lucia, la mamma di Rimini che nel programma “4 mamme” è stata definita pigra perché suo marito passava l’aspirapolvere e giocava con i figli. “E’ una madre che deve fare queste cose, visto che sta a casa tutto il giorno” hanno sentenziato le altre partecipanti (peccato che Lucia lavori e che fosse in maternità in quel momento).
Il caso ha voluto che Elisa, una delle madri che ho intervistato per post-partum, la conoscesse molto bene e ovviamente non ho perso l’occasione per intervistarla. Ecco quello che mi ha raccontato.
(Per la cronaca: nell’ultima puntata del programma sono intervenuti anche due papà. Non dovrebbero esserci più distinzioni tra ruoli maschili e femminili, si è genitori e basta) . Continua a leggere…
Quando quasi un anno fa scrivevo quanto fosse difficile per me lasciare andare Paola che si apprestava a iniziare l’asilo, oggi vi voglio raccontare l’intervista alle maestre che hanno accompagnato la mia bambina in questo primo anno. Donatella, Rita e Rita – e con loro Tiziana, che c’è stata quest’anno e poi si vedrà – sono insegnanti di lungo corso. Nella nostra scuola dell’infanzia si respira aria di famiglia ed è per questo che l’abbiamo scelta. E’ in questi anni che i bimbi imparano a stare con maggiore indipendenza nella società e io sono molta soddisfatta di come Paola sia cresciuta. Ogni passo che fa, ogni conquista in più è motivo di grande orgoglio perché per me lei è tutto ciò che non si può spiegare, un amore assoluto che mi avvolge e mi riscalda. Per questo so che è in buone mani. Continua a leggere…
Dopo che io e mio marito Francesco siamo stati ospiti a The Real su Tv8 per parlare della nostra storia di rinascita con la depressione post partum, sono stata contattata da Susanna Bocconi, una delle volontarie che fanno parte di Progetto Itaca e che aiutano anche le mamme con la dpp. La simpatia immediata che ne è scattata mi ha fatto venire voglia di intervistarla, anche perché ha una storia molto bella da raccontare. Eccola per voi. Continua a leggere…
“Dopo il parto si ha, a volte, l’aspettativa, di un rientro immediato nella dimensione precedente, quasi che i cambiamenti, siano essi corporei o relazionali e di ruolo, procedessero per salti, in compartimenti stagni e separati tra loro. Il post parto, che si presenta come fase di transito tra il mondo del pre e quello del dopo bambino, viene vissuto come terra di nessuno, che si attraversa a volte senza quella curiosità e interesse che meriterebbe (…)”
Visto che ormai sono 3 anni che mi occupo di depressione post partum – sia in termini personali sia in termini professionali – ho letto diversi libri sull’argomento maternità (uno dei fondamentali rimane quello di Marilde Trinchero) . Devo dire che ho letto informazioni straordinarie, che mi hanno permesso di avere un quadro più ampio per aiutare le donne che mi scrivono. Continua a leggere…