Cesare Giuzzi, cronista de Il Corriere della Sera: “La cronaca nera è un’indagine sull’animo umano”



Chiunque legga Il Corriere della Sera conosce certamente la firma di Cesare Giuzzi: redattore della cronaca milanese del giornale, dal 2015 è anche Presidente dei Cronisti Lombardi. Ebbene, Cesare è stato mio compagno di liceo e ho voluto intervistarlo per capire quale sia il ruolo del giornalista nel raccontare fatti anche molto cruenti e il peso che hanno le parole nell’esporli. Ecco a voi.  Continua a leggere…

“Il cesareo? L’esperienza più bella della mia vita”: Lucia, che ha fotografato il suo parto




Ho letto la storia di Lucia su Vanity Fair: da giornalista e appassionata di fotografia, ha scelto di raccontare il proprio parto con un punto di vista privilegiato, ovvero quello di fotografare i suoi figli non appena sono venuti alla luce. Finalmente anche la nascita con il cesareo ha avuto una sua dignità, visto che spesso le immagini poetiche vengono associate al parto naturale. Mi ha molto incuriosito e ho provato a contattarla, anche in vista del libro sul parto cesareo che sto scrivendo. A voi quello che mi ha raccontato.  Continua a leggere…

4 MAMME, Mamma Lucia: “Io pigra solo perché mio marito si occupa della famiglia?”

Come vi dicevo su Facebook, mi sono particolarmente indignata per il “caso” di Lucia, la mamma di Rimini che nel programma “4 mamme” è stata definita pigra perché suo marito passava l’aspirapolvere e giocava con i figli. “E’ una madre che deve fare queste cose, visto che sta a casa tutto il giorno” hanno sentenziato le altre partecipanti (peccato che Lucia lavori e che fosse in maternità in quel momento).

Il caso ha voluto che Elisa, una delle madri che ho intervistato per post-partum, la conoscesse molto bene e ovviamente non ho perso l’occasione per intervistarla. Ecco quello che mi ha raccontato.

(Per la cronaca: nell’ultima puntata del programma sono intervenuti anche due papà. Non dovrebbero esserci più distinzioni tra ruoli maschili e femminili, si è genitori e basta) . Continua a leggere…

“I bambini vedono il mondo senza sovrastrutture”: le maestre d’asilo si raccontano





Quando quasi un anno fa scrivevo quanto fosse difficile per me lasciare andare Paola che si apprestava a iniziare l’asilo, oggi vi voglio raccontare l’intervista alle maestre che hanno accompagnato la mia bambina in questo primo anno. Donatella, Rita e Rita – e con loro Tiziana, che c’è stata quest’anno e poi si vedrà – sono insegnanti di lungo corso. Nella nostra scuola dell’infanzia si respira aria di famiglia ed è per questo che l’abbiamo scelta. E’ in questi anni che i bimbi imparano a stare con maggiore indipendenza nella società e io sono molta soddisfatta di come Paola sia cresciuta. Ogni passo che fa, ogni conquista in più è motivo di grande orgoglio perché per me lei è tutto ciò che non si può spiegare, un amore assoluto che mi avvolge e mi riscalda. Per questo so che è in buone mani.  Continua a leggere…

Valentina Maran: “Sono una pessima madre e me ne vanto”

Valentina maran

‘Io scherzo sempre dicendo che i figli sono “piezz e core”, ma anche delle belle fette di culo’. 

Se provate a cercare il nome ‘Valentina Maran‘ su Google il primo risultato che vi verrà fuori è quello relativo al suo blog, uomochemilava. E’ il titolo di un suo romanzo erotico, ma non solo. In questo angolo personale, Valentina, copywriter freelance e autrice  di altri libri (li potete trovare qui), parla anche dell’essere mamma di due figli: Emma e Giovanni, nato a gennaio. Mi ha colpito molto il racconto del suo secondo parto e per questo ho deciso di intervistarla.

Quello che mi è piaciuto subito di lei  è il fatto di averlo descritto usando parole dirette e spietate: perché a volte non c’è proprio niente di bello e forse, aggiungo io, non è vero che la sofferenza passa, semplicemente ha più leggerezza, ma comunque rimane sempre lì. Diventare madri, passare attraverso quei momenti, ti cambia, non c’è niente da fare.

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Gisella Congia e i ‘Chiaroscuri nella maternità’

gisella congia

In un preciso momento di quelle lacrime, ho pensato che avrei voluto fare qualcosa per dare voce a quelle parole, anche questa volta soffocate dagli infiniti tabù del “devi essere felice” e basta…’

Gisella Congia è un’artista di Cagliari. Psicologa, inizia la sua conoscenza con la fotografia nel 1994. Con gli anni la forza del suo sguardo si afferma, vincendo anche numerosi premi sia nella sua terra sia in giro per l’Italia. Nel 2011 ha dato vita al progetto Chiaroscuri nella maternità, in cui ha fotografato 25 donne nella loro quotidianità di mamme, cercando di indagare – grazie alla potenza dell’immagine – che cosa significa veramente essere madri oggi. Da questo è nato un libro che riporta anche le testimonianze  sul rapporto con i loro figli.

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