Un’altra mamma coraggiosa che ha scelto questo piccolo spazio per raccontarsi: dopo Elisa, ecco la storia di Luisa, 32 anni, madre di Giulio di 2. Una testimonianza di resilienza preziosa per ogni donna che si trova spersa nel buio (e noi mamme che abbiamo avuto o stiamo soffrendo di dpp lo sappiamo bene…) e che ridà una speranza: dalla depressione post partum si può guarire. Ecco quindi cosa ci ha raccontato.
“Giulio è arrivato al secondo tentativo, dopo un tristissimo aborto spontaneo (o, come l’hanno chiamata i dottori, gravidanza biochimica…).
Nonostante questo la mia gravidanza è stata perfetta….. oltre che fortemente voluta. Mai una nausea, mai una notte passata in bianco… 9 mesi sono volati e ad aprile 2012 è nato lui… una creatura perfetta, per cui ho provato da subito un amore grandissimo….. all’ospedale tutto è andato per il meglio, anche se ovviamente ero provata dai dolori dei punti e dalla stanchezza… l’allattamento era iniziato alla grande e dopo due giorni eravamo a casa…..
I primi due mesi e mezzo sono passati fra alti e bassi, dovuti soprattutto al fatto che Giulio non dormiva quasi mai….. e non sto esagerando…… né di giorno né di notte… i suoi erano pisolini di mezz’ora/1 ora al massimo, dopo di che sempre sveglio e piangente… in tutto questo c’era la mia solitudine…. il mio compagno era a lavoro tutto il giorno e la mia mamma stava seguendo un ciclo di radioterapia per cui non poteva stare vicino al bimbo… ma tutto è precipitato quando, da un giorno all’altro e senza apparente motivo, Giulio ha smesso di attaccarsi al seno. Ho passato tre terribili giorni all’ospedale per capire cosa avesse, le ostetriche insistevano perché provassi ancora con l’allattamento al seno ma lui lo rifiutava categoricamente…… alla fine mi sono dovuta arrendere al latte artificiale…
Da quel giorno tutto è cambiato…. ho iniziato a provare una tristezza terribile per non poter più allattare il mio bimbo… per me l’allattamento era una cosa bellissima, ed ero fiera di quel rapporto unico che avevamo creato….. forse questo evento sommato alla stanchezza e ai litigi (inevitabili a causa dell’estrema tensione che vivevamo in quel momento) con il mio compagno mi hanno portato alla depressione….. so solo che il giorno in cui ho avuto il primo attacco di panico non lo scorderò MAI….. era una mattina di luglio ed era caldissimo… appena sveglia ho iniziato a sentire il cuore battermi all’impazzata e ho iniziato a provare una fatica estrema nel fare qualsiasi cosa.... e ogni giorno è stato peggio… dopo una settimana ero talmente in crisi che non riuscivo ad alzarmi dal letto… era terribile…. temevo che sarei impazzita e che non sarei più guarita, non riuscivo a mangiare niente, a farmi una doccia….. in tutto questo c’era il mio bimbo, che doveva essere accudito ma io non ce la facevo….. ed ero terrorizzata oltre che arrabbiata con me stessa perché volevo prendermi cura di lui ma non ci riuscivo…. poi è subentrata anche l’apatia e questa è stata forse la sensazione più brutta che io abbia mai provato in vita mia….
NON RIUSCIVO PIU’ A PROVARE ALCUN SENTIMENTO per il mio bimbo… lo guardavo ma niente…. non provavo più nessuna di quelle sensazioni bellissime che fino a poco prima erano la mia ragione di vita….. con l’aiuto dei miei cari mi sono rivolta al centro di igiene mentale della mia zona e lì ho incontrato una dottoressa che è diventata il mio angelo… ho iniziato a curarmi e all’inizio è stata dura perché ci è voluto un po’ di tempo prima che le medicine facessero effetto… poi piano piano ho cominciato a stare meglio… lentamente ho ritrovato le mie sensazioni, sono tornata in me… io dico sempre che da lì è iniziata una mia nuova vita….. ho costruito un rapporto con mio figlio che va al di la di ogni mia aspettativa…. lo amo follemente e faccio tutto con lui….. se ripenso a quanto sono stata male ancora oggi dopo due anni piango come una fontana……. ma sono felice perché adesso sono veramente più forte di prima e avendo toccato il fondo gioisco per ogni piccola cosa che mi succede….
Mi sento di dire alle donne che vivono questa esperienza che bisogna assolutamente farsi aiutare appena ci si accorge che qualcosa non va… la depressione non si può fare combattere da sole e senza medicine e psicoterapia…… bisogna rivolgersi assolutamente ad uno specialista perché la depressione è una malattia… come mi ha detto il mio angelo: avere la depressione è come avere una gamba rotta.. non si può guarire se non si cura grazie ad uno specialista…..”.
Foto credits: Luisa
Ricordatevi che se volete raccontare la vostra storia, anche restando nell’anonimato, la mail è: valentina@post-partum.it
Luisa mamma coraggio: “La mia depressione post partum e la rinascita verso mio figlio”
Un’altra mamma coraggiosa che ha scelto questo piccolo spazio per raccontarsi: dopo Elisa, ecco la storia di Luisa, 32 anni, madre di Giulio di 2. Una testimonianza di resilienza preziosa per ogni donna che si trova spersa nel buio (e noi mamme che abbiamo avuto o stiamo soffrendo di dpp lo sappiamo bene…) e che ridà una speranza: dalla depressione post partum si può guarire. Ecco quindi cosa ci ha raccontato.
“Giulio è arrivato al secondo tentativo, dopo un tristissimo aborto spontaneo (o, come l’hanno chiamata i dottori, gravidanza biochimica…).
Nonostante questo la mia gravidanza è stata perfetta….. oltre che fortemente voluta. Mai una nausea, mai una notte passata in bianco… 9 mesi sono volati e ad aprile 2012 è nato lui… una creatura perfetta, per cui ho provato da subito un amore grandissimo….. all’ospedale tutto è andato per il meglio, anche se ovviamente ero provata dai dolori dei punti e dalla stanchezza… l’allattamento era iniziato alla grande e dopo due giorni eravamo a casa…..
I primi due mesi e mezzo sono passati fra alti e bassi, dovuti soprattutto al fatto che Giulio non dormiva quasi mai….. e non sto esagerando…… né di giorno né di notte… i suoi erano pisolini di mezz’ora/1 ora al massimo, dopo di che sempre sveglio e piangente… in tutto questo c’era la mia solitudine…. il mio compagno era a lavoro tutto il giorno e la mia mamma stava seguendo un ciclo di radioterapia per cui non poteva stare vicino al bimbo… ma tutto è precipitato quando, da un giorno all’altro e senza apparente motivo, Giulio ha smesso di attaccarsi al seno. Ho passato tre terribili giorni all’ospedale per capire cosa avesse, le ostetriche insistevano perché provassi ancora con l’allattamento al seno ma lui lo rifiutava categoricamente…… alla fine mi sono dovuta arrendere al latte artificiale…
Da quel giorno tutto è cambiato…. ho iniziato a provare una tristezza terribile per non poter più allattare il mio bimbo… per me l’allattamento era una cosa bellissima, ed ero fiera di quel rapporto unico che avevamo creato….. forse questo evento sommato alla stanchezza e ai litigi (inevitabili a causa dell’estrema tensione che vivevamo in quel momento) con il mio compagno mi hanno portato alla depressione….. so solo che il giorno in cui ho avuto il primo attacco di panico non lo scorderò MAI….. era una mattina di luglio ed era caldissimo… appena sveglia ho iniziato a sentire il cuore battermi all’impazzata e ho iniziato a provare una fatica estrema nel fare qualsiasi cosa.... e ogni giorno è stato peggio… dopo una settimana ero talmente in crisi che non riuscivo ad alzarmi dal letto… era terribile…. temevo che sarei impazzita e che non sarei più guarita, non riuscivo a mangiare niente, a farmi una doccia….. in tutto questo c’era il mio bimbo, che doveva essere accudito ma io non ce la facevo….. ed ero terrorizzata oltre che arrabbiata con me stessa perché volevo prendermi cura di lui ma non ci riuscivo…. poi è subentrata anche l’apatia e questa è stata forse la sensazione più brutta che io abbia mai provato in vita mia….
NON RIUSCIVO PIU’ A PROVARE ALCUN SENTIMENTO per il mio bimbo… lo guardavo ma niente…. non provavo più nessuna di quelle sensazioni bellissime che fino a poco prima erano la mia ragione di vita….. con l’aiuto dei miei cari mi sono rivolta al centro di igiene mentale della mia zona e lì ho incontrato una dottoressa che è diventata il mio angelo… ho iniziato a curarmi e all’inizio è stata dura perché ci è voluto un po’ di tempo prima che le medicine facessero effetto… poi piano piano ho cominciato a stare meglio… lentamente ho ritrovato le mie sensazioni, sono tornata in me… io dico sempre che da lì è iniziata una mia nuova vita….. ho costruito un rapporto con mio figlio che va al di la di ogni mia aspettativa…. lo amo follemente e faccio tutto con lui….. se ripenso a quanto sono stata male ancora oggi dopo due anni piango come una fontana……. ma sono felice perché adesso sono veramente più forte di prima e avendo toccato il fondo gioisco per ogni piccola cosa che mi succede….
Mi sento di dire alle donne che vivono questa esperienza che bisogna assolutamente farsi aiutare appena ci si accorge che qualcosa non va… la depressione non si può fare combattere da sole e senza medicine e psicoterapia…… bisogna rivolgersi assolutamente ad uno specialista perché la depressione è una malattia… come mi ha detto il mio angelo: avere la depressione è come avere una gamba rotta.. non si può guarire se non si cura grazie ad uno specialista…..”.
Foto credits: Luisa
Ricordatevi che se volete raccontare la vostra storia, anche restando nell’anonimato, la mail è: valentina@post-partum.it
Valentina Colmi
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