Simona Unamammainpiù: “Troppe attenzioni in gravidanza, ma è il post parto il momento più delicato”

Simona Unamammainpiù

‘Ho passato i 9 mesi peggiori della mia vita, e tutti erano felici per me’.

Simona Redana è un’amica: ci siamo conosciute tra i banchi dell’università, dove abbiamo frequentato la stessa specializzazione. Per un po’ ci siamo perse di vista, ma poi ci siamo rincontrate per motivi di lavoro: è a lei che devo il mio ingresso nel mondo del gossip:). E’ mamma di Emma, 2 anni, chiamata affettuosamente “la gnoma”: sul suo arrivo e sulla sua avventura nella maternità ha cominciato a scrivere nel blog “Una mamma in più”, che ha molto successo perché è scritto con verità, senza filtri. Ecco quello che mi ha raccontato.

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Silvia Gianatti: “Alle neo mamme dico: dormite!”

Silvia Gianatti

Fortunatamente sta un po’ scomparendo l’idea di mamma perfetta, lasciando spazio a un po’ più di realismo. Detto questo non è neanche tutto così difficile, faticoso, imperfetto come a volte viene dipinto. Il mio filone preferito è quello della verità’. 

Silvia Gianatti è giornalista, scrittrice, sceneggiatrice: scrive fumetti, libri e articoli per diverse testate (Mondadori, Condé Nast, Panini e Walt Disney, tra gli altri). Oltre a questo è dotata di grande senso dell’umorismo ed è mamma di due bambini: una bambina di 4 anni e mezzo e un maschio di due. Ha un blog molto seguito su Style, guardache.style.it, dove racconta la sua avventura “mammesca”. Proprio sul mestiere più difficile del mondo ha scritto due libri: “Guarda che è normale” (2013) di cui ha fine giugno di quest’anno è uscito una sorta di seguito: “Guarda che sono due“. Le ho chiesto di raccontare la sua esperienza e l’intervista è molto spiritosa. Buona lettura!

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Sonia Peronaci mamma: “Cerco di conciliare lavoro e famiglia, ma alla sera cucino sempre per le mie figlie”

 Sonia ser (28 di 96)

‘Ho avuto sempre un senso molto forte di maternità quindi per me non esistevano grandi difficoltà. Sconforto un po’ con la prima figlia sì…quando non sai come farla smettere di piangere, non hai ben capito quando ha una colica…però diciamo che è durato solo i primi mesi’. 

Alzi la mano chi non conosce Sonia Peronaci. Nessuno, vero? Lei è infatti la mente e il cuore di Giallo Zafferano, il portale di cucina più famoso d’Italia con i suoi 3,2 milioni di utenti unici e le oltre 2,8 milioni di applicazioni scaricate su mobile. Da questo grande riscontro sono poi nati due libri: ‘Le mie migliori ricette’, con le 130 ricette più amate e cliccate dagli utenti sul sito e ‘Divertiti Cucinando‘, che ha venduto solo con la prima tiratura 50mila copie. A novembre 2013 GialloZafferano è sbarcato in tv sul canale FoxLife con “In cucina con GialloZafferano” dove Sonia ha proposto 120 ricette adatte a tutte le occasioni.

Sonia e suo marito Francesco hanno fondato la loro ‘creatura’ nel 2006 lasciando i rispettivi lavori per credere in un sogno. Sonia è però anche mamma di tre figlie e visto che è anche un’imprenditrice di successo, le ho chiesto come vive la sua maternità conciliandola con il proprio lavoro. Ecco cosa ha raccontato.

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Giada Mammachevita: “Non esiste un modo giusto per essere mamma”

Giada Lopresti Mammachevita

‘Ho dovuto assolutamente capire la mia nuova identità. Alla nascita di Cesare infatti non ho avuto quel colpo di fulmine che credevo di provare. Mi ci è voluto un po’ per riconoscermi come mamma e abbracciare il mio piccolo come mio’. 

Giada è una ragazza milanese che si è trasferita al Sud per amore. Conosciuta in Rete come “Mammachevita” – dal nome del suo blog – è mamma di Cesare, che a novembre compirà due anni, e sta per diventarlo di “Boh” (non ha infatti voluto sapere il sesso) che nascerà invece a giorni. Sono riuscita ad “acchiapparla” prima che le si rompessero le acque e mi ha raccontato la sua idea di maternità.

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Maria Zaccagnino, psicoterapeuta: “Il 50% delle donne con la depressione potrebbe non avere adeguata diagnosi”

Io e Paola

‘Nel delicato momento del postparto, le donne sono maggiormente riluttanti nel richiedere autonomamente una consultazione o un trattamento, a causa di un’inadeguata informazione riguardo ai segni della depressione, che le induce a sottovalutare la gravità dei sintomi della sfera depressiva’.

Maria Zaccagnino è laureata in Psicologia presso l’Università degli studi di Pavia ed è dottore di ricerca in Psicologia dello sviluppo, Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale. Ha svolto parte del corso di dottorato presso l’Università del Texas, Austin, mentre nel biennio post dottorato ha lavorato all’Università degli Studi di Torino. È stata assegnista di ricerca presso l’Università degli studi di Varese. E’ cultrice della materia  alla Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. 
E’ professore a contratto presso diverse Facoltà italiane e collabora con l’Università della Svizzera Italiana come ricercatore post doc ad un progetto di ricerca triennale finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero. Lavora anche con alcune università di fama internazionale (Università di Manchester; Università di Austin, Texas; Università di Berkley, California; University College, Londra). Ecco il suo intervento sulla depressione post partum. In fondo alla sua intervista troverete anche un paio di titoli per approfondire. 

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Depressione post partum: incontri di sostegno a Opera (Mi)

madre e figlio Pablo Picasso

Da settembre a Opera, in provincia di Milano, ci sarà un nuovo spazio dedicato alla depressione post partum. Sostegno: questa la parola chiave che le Dottoresse Palmira Montrone e Loredana Tallarico – che sono intervenute anche qui sul sito –  metteranno in pratica per aiutare le mamme a conoscere meglio che cosa accadrà loro dopo la nascita del loro bambino, nel caso in cui la loro esperienza non fosse bella e felice come si erano aspettate.

Vi allego qui i pdf dei programmi: quando avrò maggiori dettagli posterò tutto sul sito.

Incontri pre partum

Incontri Post Partum

Incontri Post Partum 02

Madre e figlio” – Pablo Picasso
Foto credits: Pinterest

Deborah Papisca: “Sulla depressione post partum più consapevolezza, ma va trattata come una malattia”

Deborah papisca

‘I giorni che sono seguiti all’ospedale sono stati tra i più terribili. Mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi, abbandonata e completamente disarmata di fronte a mia figlia’. 

La mia conoscenza con Deborah risale a poche settimane dalla nascita di Paola. Mi sentivo sola e disperata, se avessi potuto avrei “restituito” la bambina in ospedale e visto che tutti mi ripetevano quanto fossi fortunata ad essere diventata mamma, ho deciso di rivolgermi alla Rete per capire che cosa mi stesse succedendo. Mi sono imbattuta in alcune pagine di Di materno avevo solo il latte e così ho scritto all’autrice chiedendole qualche consiglio. Da lì – anche grazie a lei – è incominciato il mio cammino di consapevolezza.

Deborah è stata infatti una delle prime mamme a parlare di depressione post partum senza filtro e per questo direi che ha “due palle così”. Lei ed Enrica Costa – altra mamma che ha vissuto la stessa esperienza – hanno fondato il sito Oasidellemamme, che da poco è diventato anche Associazione Culturale.

Alla Rocca Costanza di Pesaro, proprio per parlare di mamme e di tutti gli aspetti della maternità, ci svolgerà sabato 12 luglio la giornata “Mamme al centro”: un evento organizzato per tutta la famiglia, in cui si avrà modo di riflettere su questo difficile e bellissimo ruolo. Ci sarà anche Adriana Cantisani, la famosa Tata Adriana della tv. Perché come recita lo slogan di “Mamme al centro”: “mamma felice = bimbo felice”.

Ecco quindi che cosa ci ha raccontato Deborah.
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Emanuela Cerri di PianetaMamma: “Le madri di oggi? Informate e con la voglia di raccontarsi”

Emanuela Cerri

‘Non è una vocazione la maternità, non è un lavoro, non è una nota di merito.
La maternità è un’altra persona, diversa da te e che tu accompagnerai per tutta la vita e che ti accompagnerà’.

Emanuela Cerri è la Responsabile Portali Area Donne di alcuni tra i siti femminili più importanti in Italia: Pianetamamma.it, Girlpower.it, Pianetadonna.it e Invidia.it. E’ mamma di Niccolò, un bambino di 7 anni, e abbiamo chiacchierato sulla sua esperienza di madre e di professionista che ogni giorno parla e si confronta con centinaia di donne, con i loro dubbi e le loro curiosità. Ecco che cosa mi ha raccontato.

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Michela Calculli: “Mamma? S’impara ad esserlo col tempo”

Michela Calculli

‘Con il primo figlio ho avuto grandi difficoltà con l’allattamento (…) Quel mese lo ricordo come un momento di nebbia totale. Poi c’era il silenzio, il silenzio che ti porta essere sola per ore e ore con un neonato’.

Michela Calculli, conosciuta in Rete come mammaeconomia, di mestiere fa la blogger, web copywriter e social media manager freelance. Sposata, è mamma di due figli, che nel mondo di internet sono riconoscibili sotto i nomi di “Bimbopatato” di 4 anni e “Bino” nato invece a febbraio. Nel maggio 2013 è stata citata dal sito internet di Wired come una delle mamme da seguire assolutamente su Twitter. Ecco cosa mi ha raccontato.

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Francesco Uccello di ‘Mo Te Lo Spiego a Papà’: “I padri di oggi? Sono molto cambiati”

Francesco Uccello

‘Io credo di aver sofferto di una forma di depressione post partum, anzi diciamo che DPP può stare anche proprio per Depressione per i papà. Ad esempio io facevo il giro largo quando tornavo a casa da lavoro perché non riuscivo a reggere il peso delle richieste di mia moglie e il pianto di mio figlio’.

Francesco Uccello è uno dei primi casi di blogger che raccontano la genitorialità dal punto di vista maschile. Il suo blog si chiama Mo Te Lo Spiego a Papà e racconta non soltanto la vita da papà di due figli, ma anche attraverso i dialoghi con loro, cerca di affrontare “con leggerezza i temi più svariati: da fatti di cronaca, alla politica, a fenomeni sociali”. Da novembre 2011 a febbraio 2013 Mo te lo spiego a papà è stata una rubrica su Style.it, mentre da giugno 2013 dal blog è nato un appuntamento settimanale sulla rivista GioiaMo te lo spiego a papà è anche un libro pubblicato a marzo 2013. Ecco che cosa ha raccontato.

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