Alessia di Mammaguru: “Lo Yoga fondamentale per aiutare le mamme”

mammaguru




Ho conosciuto Alex al Mammacheblog autunnale: entrambe eravamo in finale con i nostri progetti per l’1,2,3…PITCH. Lei ha un bellissimo sito che si chiama Mammaguru, dove si occupa di yoga e non solo. Dopo l’intervista a Fabrizio e Stefania sull’importanza di praticare anche in gravidanza, vi lascio alle parole di questa madre a cui dovrei effettivamente come rilassarmi (cosa che per chi ha figli è estremamente difficile, no?).

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Sara Venneri: “Bisogna ridare alle mamme la consapevolezza di saper partorire”

sara Venneri consapevolezza parto




Ho conosciuto Sara Venneri attraverso un suo post davvero molto importante, che è stato condiviso e commentato da tantissimi utenti del web. L’ho contattata e lei mi ha concesso questa bellissima intervista, che trovo ricca di informazioni e spunti. Ecco come si descrive: “34 anni, mamma di tre, dirigente di un poliambulatorio privato accreditato a Milano, che tra le altre cose si occupa di gravidanza, seguendo la donna durante l’intero percorso nascita, dando alle donne la possibilità, con il servizio sanitario, di essere seguite mediante un modello di assistenza di coopresenza medico/ostetrica…e Doula, sempre“. Vi lascio alle sue parole che spero possano dare origine ad un dibattito importante: perché la gravidanza e il parto devono ritornare in mano alle donne, almeno secondo me. 

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Corso di accompagnamento alla nascita: come lo vorrei

il corso preparto che vorrei




Come sapete sono stata a presentare post-partum.it a 1,2,3 PITCH al Mammacheblog. E’ stata un’esperienza fantastica, perché chi non conosceva questo sito almeno adesso sa cos’è. Non ho vinto purtroppo il master digitale che mettevano in palio, ma dopo la mia esposizione in tante sono venute a salutarmi e a dirmi che sono stata coraggiosa a raccontare la mia storia. Segno che qualcosa sta cambiando, certo, ma che ancora molto c’è da fare, visto che la depressione post (e pre) parto sono ancora un tabù.  Continua a leggere…

Ma alla fine, che cos’è davvero il senso di colpa?

cos'è il senso di colpa




Partiamo dal presupposto che il senso di colpa per quanto mi riguarda è atavico. Mi sono sempre sentita in difetto su tutto e non solo nei confronti dei miei genitori, ma anche del perfetto sconosciuto che incontravo per strada e che magari mi faceva un’osservazione. Figuriamoci poi quando sono diventata mamma: l’ho già detto più volte che nei confronti di Paola io mi sento perennemente in difetto, visto che per colpa della depressione post partum sono stata sua madre zoppa per qualche tempo. Continua a leggere…

Un papà e la depressione post partum: “Abbiamo battuto il mostro, ma quanta paura”

andrea-luigi

Oggi una bellissima testimonianza di un papà, Andrea Luigi, che racconta come ha vissuto la depressione post partum della moglie. Questo per ricordare quanto sia fondamentale il ruolo del marito e del compagno nella creazione della famiglia. Vi lascio alle sue parole, buona lettura. Continua a leggere…

Paolo Mazzarello: “Il parto cesareo inventato da Porro, una scoperta fondamentale per salvare le donne”

Paolo Mazzarello E si salvo anche la madre libro

Paolo Mazzarello E si salvo anche la madre




Un’intervista di cui vado molto orgogliosa, quella di oggi, perché si tratta di un uomo di scienza che ha scritto un libro che ha cambiato la mia prospettiva di donna e di madre. Io – come sapete – ho subìto due cesarei e soprattutto per Paola mi sono sentita in colpa per diverso tempo. Il Professor Paolo Mazzarello invece ha scritto “E si salvò anche la madre. L’evento che rivoluzionò il parto cesareo” (Bollati Boringhieri) un libro che ripercorre la grande scoperta fatta da Edoardo Porro, medico ostetrico che esercitava a Pavia, il quale ha inventato il cesareo per come lo conosciamo oggi.

Mazzarello è Professore ordinario di Storia della Medicina all’Università di Pavia, Presidente del Sistema museale dell’Ateneo e Direttore del museo “Camillo Golgi”. Ha scritto – tra l’altro –  articoli per Il Corriere della Sera, La Stampa e Nature; il suo ultimo libro s’intitola “Quattro ore nelle tenebre” ed è edito da Bompiani. Ecco che cosa ha raccontato. Continua a leggere…

Essere mamma può tirare fuori il peggio di noi stesse?

essere mamme tira fuori il peggio




Un paio di settimane fa io e mio marito abbiamo provato l’ebrezza di stare senza bambine per un intero week end. Vi dico solo che abbiamo dormito fino a mezzogiorno. Eravamo proprio contenti, spensierati, quasi senza occhiaie. Non ridevo così di cuore da tempo, oltre ad aver recuperato un po’ di intimità. Siamo ritornati ai tempi in cui quella era più o meno la nostra vita, più leggera e sicuramente più riposante. Le mie figlie non mi sono mancate – anche perché le vedo tutti i giorni – e non mi sono sentita per nulla in colpa per il fatto di averle fatte andare dai nonni: venivamo da settimane stressanti, ogni tanto è sacrosanto stare da soli – come coppia e come unità – per poter ritrovare la salute mentale. Soprattutto prima avevo una grande quantità di tempo che non ho bene idea di come impiegavo: adesso per avere tutte quelle ore libere dovrei vivere almeno 50 ore in una giornata (e forse non sarebbero sufficienti). Continua a leggere…

Assistente mamma: cos’è la nuova figura di supporto alle neo madri

assistente mamma catanzaro corso




La mia amica Aurelia – che adesso vive in Canada – un giorno mi ha scritto su Facebook: “Sai che a Catanzaro c’è un progetto bellissimo, unico nel suo genere e soprattutto unico per il Sud?”. Mi sono incuriosita e ho preso contatti con Valentina Lanzo, una delle partecipanti che ha finito il corso e che adesso può aiutare concretamente le madri. L’assistente mamma non è una figura sanitaria – pur avendo nozioni di base – eppure permette di non lasciare sola la donna nel periodo delicato del puerperio. Il corso è stato promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Promethes sede in Calabria dell’OIDA, (scuola di formazione riconosciuta dal Miur), che ha appunto avviato questo percorso formativo –  unico nel meridione e secondo in Italia  – a sostegno della maternità. Si tratta di una figura professionale nuova, che lancia lo sguardo a realtà già più consolidate all’estero, come in Olanda e in Francia.  Continua a leggere…

Francesca: “Io mamma nonostante la sclerosi multipla”

diventare mamma sclerosi multipla




Oggi voglio raccontarvi una storia che mi sta molto a cuore, così come voglio bene alla persona che state per scoprire. Lei è Francesca, più che una compagna di scuola. E’ stata la mia compagna di banco, una confidente, un’amica preziosa con la quale si condivide un pezzo di vita. Poi le nostre strade si sono separate, per molto tempo l’ho persa di vista e speravo che stesse ovviamente bene. Qualche anno fa sono venuta a sapere che purtroppo ha ricevuto una diagnosi pesante, una di quelle che per tutti – ma non per lei potete starne certi – è un cambiamento molto più che radicale. Ci siamo rincontrate su Facebook e recentemente siamo uscite per un caffé. E’ una donna straordinaria, ha una forza incredibile. Ha accettato di raccontare la sua storia, che voglio condividere con voi.

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