Ho la depressione post partum, cosa faccio?

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Di regole precise non ce ne sono. Non esiste una ricetta: semplicemente bisogna affrontare la depressione post partum senza avere fretta di guarire. Lo so che è un controsenso, ma ti assicuro, mamma, che  – dopo il percorso dentro te stessa – sarai una persona molto più consapevole. Non significa migliore, ma certamente più onesta con le tue sensazioni. Mettersi in discussione dopo aver convissuto con la propria vita per 30 anni – se non di più – non è facile. Ci sono costruzioni, armature, sovrastrutture che bisogna ammorbidire. Inoltre l’educazione, il rapporto con i tuoi genitori, soprattutto con la tua di mamma, sono fondamentali per l’adulta che sei diventata.

All’inizio ti sembrerà di non respirare. Di non avere la forza per affrontare tutto. Ti domanderai: “Perché proprio a me?”. Certo, lo avevi sentito che sarebbe potuto accadere, ma quando eri incinta – sorretta dal potere quasi anestetizzante che ti donavano gli ormoni – non pensavi a momenti negativi. Eri sempre felice. Ti immaginavi la meraviglia della nuova vita che avresti generato. E adesso? Che cosa è cambiato? E’ cambiato che sei in un incubo. Che quando incroci altre neo mamme con la carrozzina provi a guardarle in faccia per leggere i loro pensieri: starà passando anche lei quello che sto passando io o sono io quella sbagliata? Perché non sono una brava mamma?

Prima di tutto: togliti dalla teste tutte le pippe mentali che la depressione post partum ti spinge a credere. Tu sei una brava mamma, altrimenti non avresti chiesto aiuto. Trova un professionista che ti possa dare una mano (qui dove puoi chiederla) e affronta ogni giorno a piccoli passi. Io ti posso dire che cosa sto cercando di fare ogni giorno – e non sempre ci riesco – ma che può essere una sorta di ‘manifesto programmatico’ per la liberazione della mamma dalla depressione:

1 –  SORRIDI:
Sorridere fa bene alla salute, e fa pure dimagrire! Per noi neo mamme un po’ in carne è un ottimo toccasana, no?

2 – DELEGA:
Non riesci a fare tutto? Beh, ora hai un bambino, cavolo! Non ascoltare chi ti dice che comunque le cose devono essere le stesse di prima. Se la casa non è immacolata, se non riesci a preparare una cena con 5 portate per tuo marito, se non sei soddisfatta della tua forma, lascia che gli altri ti diano una mano. Tu sei la mamma, è vero, ma il figlio non l’hai fatto da sola. Ha un padre e dei nonni. Alza il telefono, o scrivilo in chat su Whatsapp: “ho bisogno di una mano, vieni a casa a tenermi il bimbo che voglio del tempo per me?”.

3 – AMATI PER CIO’ CHE SEI DIVENTATA:
Hai dato alla luce un’altra vita. Come dicevano nel film Senti chi parla: “Prova tu a far passare qualcosa di largo come un cocomero in un buco stretto come un limone”. Ciò fa di te un’eroina. Stop. Non importa se adesso hai le smagliature, le tette cadenti, la pancia gonfia o se ti dicono “ma sei ancora incinta?” anche se sei in giro con la carrozzina. Hai affrontato tanto dolore per far nascere tuo figlio. Come hai trovato la forza per spingerlo fuori, troverai la forza per spingere fuori da te la malattia.

4 – SII SINCERA CON TE STESSA: TU COSA VUOI?
Tutti sapranno sempre meglio di te che cosa devi fare con tuo figlio. E’ così: dopo la sua nascita improvvisamente le persone attorno a te si trasformeranno in puericultori. E spesso a dirti come comportarti saranno quelli che non sono genitori. Tu fregatene. L’unico giudizio che conta è il tuo. E questo su tutti gli aspetti della tua vita. Se pensi che ti farebbe bene andare al cinema con le amiche senza bambino, se una mattina vuoi dormire un po’ di più, se hai bisogno ogni tanto di una pausa, prenditela. Non smetterai certo di essere mamma, perché dai figli non si divorzia, ma certamente smetterai di essere una mamma nevrotica.

5 – CONDIVIDI:
Non stai bene? Devi parlarne. Prima di tutto con tuo marito, poi con il terapeuta che ti segue, e poi ancora con chi ti sta attorno. Lo troverai qualcuno disposto ad ascoltarti e a dirti: “ma va? anche io ho provato quella cosa lì!”. E allora vedrai che il problema che ti faceva stare tanto male, che ti sembrava insormontabile e che soprattutto pensavi di avere solo tu è appartenuto anche ad altre.
Se – come dice Ligabue –  “ti senti ad una festa per cui non hai l’invito” (e il party è quello delle mamme felici), non preoccuparti,  perché in tante, credimi, si sentono come te. Ma bisogna dirselo, imparare a mettere in circolo il proprio amore verso i nostri figli. Che non è fatto solo di parole sdolcinate, di paragoni per fare vedere che il nostro pargolo è più intelligente (il che è lecito, il coredemamma è bello pure per questo), ma di una rete ‘buona’. Una rete fatta di mamme che si aiutano e si sostengono. Che non hanno paura di essere giudicate.
Perché tu sei – e te lo dico ancora una volta – un’eroina: non importa se per la società, tua suocera, tua mamma, tuo marito, quello che fai è normale. Tu lo sai che sei speciale, ogni madre lo è, a proprio modo. Non c’è una maniera unica di esercitare questo faticosissimo compito. Non lo capiscono? Beh, tu vivi. Tanto gli altri spareranno sempre cazzate, non c’è rimedio a questo.  

6 – SCATENATI: 
Un po’ di pazzia ogni tanto ci vuole. Metti la tua canzone preferita e balla. Da sola o con i tuoi figli. Perché sai una cosa? La vita è bella: non perdetela.

 

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2 comments

  1. elisa

    Salve!! Mi chiamo Elisa sono di Assisi…
    Con mio marito abbiamo una bimba di quasi quattro anni… appena nata ho dovuto affrontare una dura depressione post parto da cui poi sono uscita anche se con grande fatica…. con Simone ci siamo riaffidati a Dio ed è arrivata la seconda gravidanza, ho dovuto smettere i farmaci subito e anche lì momento durissimo comunque superato…. ora è passato un mese dalla nascita di Emma e sto vivendo di nuovo un momento difficile. Angoscia di morte, ansia, terrore, panico…. … sono tanto spaventata perché le sensazioni sono tanto forti come anni fa…. Continuiamo ad affidarci ma quando sto in questa lotta è veramente dura e a volte mi sembra di non farcela….
    Ho ricominciato i farmaci e la psicoterapia ma mi sento stremata… stanca e sfiduciata. …. non so davvero cosa fare e ho una gran paura di non uscirne. …..

    • Valentina Colmi

      Ciao Elisa, sentiamoci su whatsapp!

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