Leggo con molta tristezza che qualche giorno fa una donna di 31 anni – già madre di due bimbi – si è suicidata mentre era in attesa di due gemelli. L’articolo conteneva le frasi di rito “soffriva di depressione” e “nessun segnale sembrava far prevedere l’insano gesto”.
Allora. Io sono un po’ stufa di questa superficialità. Da parte di tutti: da parte di chi scrive – che evidentemente la maggior parte delle volte – non sa neanche di che cosa si stia parlando, ma soprattutto da parte di chi questa donna l’aveva in cura. Il mio è un j’accuse a tutti voi, medici, ginecologi, ostetriche che ogni giorno lavorate fianco a fianco con future mamme o che mamme lo sono già diventate. Ogni anno in Italia – secondo i dati a disposizione – si ammalano di depressione post partum tra l’8 e il 12% delle neo madri. Non lo 0,1%. E questo secondo le stime ufficiali. Pensiamo al sommerso, a quelle che non ci vanno a dire che stanno male. Continua a leggere…