Non è vero che le madri lo sanno.

depressione post partum

Ieri sono stata dalla mia psicologa per il nostro incontro mensile; ormai, più che una seduta di psicoterapia è diventato un momento in cui mi alleggerisco delle mie “scarpe pesanti”. Sono giorni piuttosto impegnativi – anzi settimane impegnative – e delle volte ho proprio l’impressione di non farcela più.

Non è però di questo che vi vorrei parlare, ma di una riflessione che ho fatto da quello che mi ha detto: Continua a leggere…

Una storia da raccontare. Una mamma, semplicemente.

Una mamma infelice è una mamma scomoda.

E’ arrivata ieri tra le prime storie di mamme che hanno accettato di raccontare la propria depressione post partum. L’ho letta e ho pianto. Perché per un attimo sono andata indietro con la memoria e mi sono vista mentre guardavo fuori dalla finestra di quella che allora era la mia casa e ho pensato di buttarmi di sotto. Paola dormiva nella sua carrozzina, pacifica. Non si sarebbe accorta di niente. “Perché ho avuto questa disgrazia?” mi ripetevo. La mia bellissima bambina una disgrazia. Mentre ripensavo a questo la Paola di oggi si è avvicinata e mi ha abbracciato e si è preoccupata perché mi ha visto piangere. Le ho detto che quando era molto piccola, la mamma per un periodo non è stata molto bene. Lei mi ha risposto: “Andiamo a giocare?” come se volesse farmi capire che non importa chi ero. Ora sono la sua mamma che gioca con lei. E questo le basta. Continua a leggere…

Sono una mamma arrabbiata, ma non è un male

Non ce la faccio piùùùùùùù

Ho scritto un paio di post ultimamente che hanno creato diverso scalpore in rete e che parlano di maternità e verità. Una mamma sincera è una mamma migliore, secondo me. Non la migliore, ma è in pace con se stessa e di conseguenza vive meglio il rapporto con i suoi figli. Questo è il mio pensiero ed è stato condiviso da tante altre donne che si sono sentite “più leggere”. In realtà sono la minoranza, visto che la maggior parte dei commenti che ho ricevuto è stato piuttosto negativo. Il più comune: “basta lagne”. Continua a leggere…

Faccio da sola.

Faccio da sola

In questi giorni mi sento particolarmente vicina a Paola. La vedo crescere, sta diventando sempre più abile nel linguaggio e nell’esprimere ciò che vuole. Insomma è sempre più lei stessa. Quando la guardo non posso fare a meno di pensare ai primi tempi, a quando era piccina e io non sono stata in grado di prendermi cura di lei come si meritava. Per fortuna quel tempo è passato, anche se non sarei la mamma che sono oggi senza ciò che abbiamo vissuto.

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Giornata Mondiale dei Prematuri e periodi no.

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Non ho pubblicato niente la scorsa settimana. La verità è che ho qualche problema di salute. Niente di grave, per carità, ma bisogna capire la causa: da qualche giorno faccio fatica a respirare, ho letteralmente fame d’aria. Non accade sempre, però è piuttosto fastidioso. Perciò sto facendo degli accertamenti per capire se questi sintomi siano legati a qualcosa di fisico o di altro.

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La depressione post partum spiegata a mia figlia

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Oggi mentre addormentavo Vittoria dopo la poppata, l’ho guardata negli occhi e ho sentito un amore infinito. Ho avuto due reazioni contrastanti dentro di me: da una parte mi sono sentita in pace perché posso dirmi guarita dalla depressione post partum, dall’altra ho ripensato a quando due anni fa compivo gli stessi gesti con Paola e mi sembravano pesanti come un macigno.

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Yoga in gravidanza: perché praticarla (anche contro la depressione post partum?)

stefi fabrizio yoga

Fabrizio e Stefania sono degli amici prima che i miei insegnati di yoga (Stefania è anche la mia testimone di nozze). Nonostante non abiti più nel luogo in cui seguivo le  lezioni, la pratica con loro mi è rimasta nel cuore, tanto che ad oggi non riesco più a fare yoga da un’altra parte. Quando aspettavo Paola ho praticato una forma più soft e devo dire che mi è servito molto per il respiro quando ero in travaglio. Poi è andato tutto diversamente da come mi aspettavo, ma questa è un’altra storia. Ecco che cosa mi hanno raccontato.

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