‘Negli ultimi decenni in Italia le correnti di pensiero sulla maternità sono cambiate: si fa più fatica, infatti, a vedere l’arrivo di un bambino come una ricchezza perché l’attenzione è quasi sempre spostata sul “post-nascita” e sulle conseguenti difficoltà vere, ma –a mio parere- non le più importanti’.
Chiara ha 25 anni, abita a Cormano, in provincia di Milano e dopo il suo percorso formativo all’università ha iniziato il Servizio Civile Nazionale all’ Associazione Mani Tese, nell’area della cooperazione internazionale, affiancando il responsabile del Desk Africa. Si è spostata il 7 settembre 2013 con Michel, camerunense, e ad agosto avrà il suo primo figlio, Fomyn.
L’ho conosciuta durante l’incontro del Mip “Essere madri tra miti e realtà” e mi ha colpito per la sua maturità e consapevolezza. Ho voluto intervistarla per capire come sta vivendo questa attesa, anche in relazione al fatto che suo figlio nascerà e crescere in un contesto multiculturale. Ecco che cosa mi ha raccontato.