Ma alla fine, che cos’è davvero il senso di colpa?

cos'è il senso di colpa




Partiamo dal presupposto che il senso di colpa per quanto mi riguarda è atavico. Mi sono sempre sentita in difetto su tutto e non solo nei confronti dei miei genitori, ma anche del perfetto sconosciuto che incontravo per strada e che magari mi faceva un’osservazione. Figuriamoci poi quando sono diventata mamma: l’ho già detto più volte che nei confronti di Paola io mi sento perennemente in difetto, visto che per colpa della depressione post partum sono stata sua madre zoppa per qualche tempo. Continua a leggere…

Faccio da sola.

Faccio da sola

In questi giorni mi sento particolarmente vicina a Paola. La vedo crescere, sta diventando sempre più abile nel linguaggio e nell’esprimere ciò che vuole. Insomma è sempre più lei stessa. Quando la guardo non posso fare a meno di pensare ai primi tempi, a quando era piccina e io non sono stata in grado di prendermi cura di lei come si meritava. Per fortuna quel tempo è passato, anche se non sarei la mamma che sono oggi senza ciò che abbiamo vissuto.

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E di nuovo la vita sembra fatta per te.

Nonostante tutte le paure.
Nonostante la depressione post partum.
Nonostante l’equilibrio precario in cui viviamo.
Nella mia pancia batte un cuoricino di 16 settimane.
Diventerò mamma per la seconda volta.

“Se vi serve chiamatemi scema, ma io almeno credo”.
Credo che ci sia sempre una seconda possibilità.
Che la vita – anche quando non ne puoi più – ti riprende e ti guarda in faccia benevola.
Che poi un giorno dirai “grazie” al tuo dolore.
Ma solo se lo vuoi.
E io voglio tanti figli.
Non per insegnare loro a vivere.
Perché loro lo insegnino a me. futuro

La depressione post partum spiegata ai tuoi genitori parte 2

La depressione post partum spiegata ai tuoi genitori

Avevo già scritto che qualche tempo ho deciso di comunicare ai miei genitori di essere andata in terapia. Bene, la mia psicologa ha pensato che sarebbe opportuno per me fare un incontro “di famiglia” in cui io possa riuscire a spiegare loro come mai ci sono certe cose che proprio non riesco a tirare fuori. I miei mi hanno detto subito di sì, ma ieri mio padre – forse subodorando che uno dei motivi della dpp potesse in qualche modo essere radicato nel mio rapporto con loro – mi ha detto: “Senti, io non vorrei che poi andassimo a incominciare una storia senza fine con questa cosa qui”.
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