Oggi un’intervista che mi ha fatto commuovere. Perché Patrizia De Lio ha scelto di condividere con me la sua esperienza di psicologa e psicoterapeuta con un vissuto particolare: sua madre ha sofferto di depressione post partum. Come sapete anch’io ho scoperto di avere avuto mia nonna che ha sofferto della stessa malattia e lei racconta qui che cosa ha significato crescere con una strana “compagna” presente nella vita sua e di sua madre. Vediamo che cosa ha raccontato.
Ho scritto un paio di post ultimamente che hanno creato diverso scalpore in rete e che parlano di maternità e verità. Una mamma sincera è una mamma migliore, secondo me. Non la migliore, ma è in pace con se stessa e di conseguenza vive meglio il rapporto con i suoi figli. Questo è il mio pensiero ed è stato condiviso da tante altre donne che si sono sentite “più leggere”. In realtà sono la minoranza, visto che la maggior parte dei commenti che ho ricevuto è stato piuttosto negativo. Il più comune: “basta lagne”. Continua a leggere…
Colazione da Rebecca. È questo il nome scelto dal Dott. Antonio Picano, dirigente psichiatra, presidente di Strade Onlus e ideatore del progetto Rebecca Blues, per un evento molto particolare. Si tratta di un appuntamento mensile gratuito aperto a tutte le donne che vogliono approfondire i vari aspetti della gravidanza e del Post Partum, depressione compresa, ma non solo. Un evento che si svolge lontano dalle stanze d’ospedale, in un luogo piacevole come Eataly Roma, di sabato all’ora della colazione. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 7 marzo alle 11 (registrazione dal sito www.stradeonlus.it) e si concentrerà sul tema della sessualità durante la gravidanza e nel Post Partum.
Oltre a questo, ho intervistato nuovamente il Professor Picano su un tema molto delicato: gli infanticidi. Ecco quello che ha raccontato.
‘Una donna su 7 soffre di depressione post partum e solo una su quattro chiede aiuto. Non solo, chi ne fa le spese sono sempre i figli’.
Un invito a colazione, di sabato mattina, in un luogo accogliente e in compagnia di altre mamme. È questa la piccola grande rivoluzione di “Colazione da Rebecca”, un’iniziativa lanciata da Strade onlus per affrontare il tema della depressione post partum in modo innovativo.
Un ciclo di incontri che si inserisce all’interno di un progetto più ampio, “Rebecca Blues” (presentato in ottobre in un grande convegno scientifico in Campidoglio, alla presenza del ministro Lorenzin), che punta tutto sulla formazione dei diversi soggetti in gioco: dai medici di base ai ginecologi, dalle mamme fino ai padri e agli altri componenti della famiglia.
L’idea è a vocazione nazionale, ma i primi passi si stanno muovendo a Roma. Sabato 22 novembre il secondo appuntamento (dalle 11 alle 13) si svolgerà a Eataly, che offrirà gratuitamente, come di consueto, la colazione a tutti i partecipanti.
Il Dott. Antonio Picano, dirigente psichiatra dell’Ospedale San Camillo di Roma e presidente di Strade Onlus, ci racconta com’è nata questa idea e come vuole proseguire la sua avventura.
Dopo l’intervista a Maria, ritorna l’appuntamento con le mamme che vivono all’estero e che hanno vissuto o stanno vivendo la gravidanza in un Paese straniero. Oggi a raccontarci la sua storia è Elisabetta, che vive in Spagna e che a fine novembre avrà il suo primo bambino. Le sue risposte sono piene di consapevolezza e curiosità: sicuramente un bel punto di partenza per iniziare questa nuova avventura!
‘Un fattore che può essere di aiuto nella prevenzione della DPP è il riuscire ad avere aspettative REALISTICHE sull’esperienza della maternità’.
Dove.
Prosegue l’intervento (prezioso) degli specialisti che si occupano di depressione post partum. Questa settimana ho intervistato il gruppo di lavoro dell’Ausl di Ferrara, in particolare il Servizio di Psicologia Clinica Territoriale che fornisce a chi lo desidera un punto d’ascolto per mamme in difficoltà e una consulenza ai genitori per affrontare il primo anno di vita del bambino. Ecco quello che hanno raccontato.
‘Al corso pre parto non si è parlato per nulla di depressione post partum e trovo la cosa molto grave: succede e spesso non viene riconosciuta, perché non informare le future madri?’
Daniela Scapoli è una content editor e web writer. Laureata in lettere, è stata una delle prime a credere nelle potenzialità della Rete, tanto da trovarci una professione. Mamma di due bambine, conosciute dal popolo di internet come “La Bionda” e “La Bruna”, ha un blog che si chiama come le sue figlie dove racconta la quotidianità con loro e in cui riflette con molta sincerità sull’autismo. Le ho chiesto com’è la sua avventura di madre e ciò che state per leggere è ciò che mi ha raccontato.